L’ignoranza del mercato immobiliare

15/05/2018, by Federico Balestrini, in Architettura | Estimo, 0 comments

Il prezzo delle case in vendita non ne riflette il reale valore, vediamo perché.

Hai mai cercato casa? Se ti è capitato senz’altro ti sei reso conto che il costo di molte case in vendita è molto più alto del loro valore reale, specialmente in città. Perché?

Cerchiamo di capirlo insieme.
Semplificando molto definirei la casa come un oggetto che ci permette di vivere protetti e comodi. In pratica è l’evoluzione della tana in cui vivevano i nostri antenati, quei tizi pelosi che cacciavano per mangiare, si vestivano con le pellicce e usavano meno sapone di noi.
Ma per viverci la casa deve prima di tutto funzionare. Non si scherza qui, se funziona male ci si vive male.
Bene, guardiamo al mercato degli oggetti funzionali alla nostra vita: quello che ormai è la nostra casa digitale è lo smartphone. Quanto vale uno smartphone obsoleto? Poco o nulla.
L’auto. Invecchia più lentamente ma quando è obsoleta e dobbiamo liberarcene è difficile trovare da venderla.
Mi stai per interrompere dicendo che la casa non è un bene tecnologico.
Non sono d’accordo. Una volta forse, Oggi c’è tanta più tecnologia in una casa di tanti altri oggetti che definiamo tecnologici. Hai idea di quanto sofisticato sia un seriamento efficiente? E quanto complesso sia installarlo bene, senza spifferi e a tenuta? E di quanto può la ventilazione meccanica controllata migliorare la qualità della vita interna?
Noi ce ne intendiamo abbastanza sia di telefoni che di auto, non è difficile trovare chi ne è appassionato. Quindi non ci è difficile valutarne la funzionalità.

Invece mediamente ci si intende poco di case. E questo comporta un fenomeno singolare, che riguarda esclusivamente il mercato immobiliare.
Una casa obsoleta, divisa male, in cui vivere è una pena e che costa un capitale per riscaldarla e mantenerla ha un valore paragonabile a quello di una casa nuova ed efficiente. Questo almeno l’ho riscontrato a Milano.
Sto cercando casa in città e mi sono imbattuto in tante ma tante ciofeche vendute a prezzi altissimi in rapporto alla loro reale godibilità.
Appartamenti in cui per arrivare in cucina devi attraversare la zona notte – e ovviamente non è stato previsto di poter sopostare la cottura.
Oppure edifici del tutto privi di isolamento che hanno costi stellari di riscaldamento. Ahh il riscaldamento.. ho visto edifici con impianti centralizzati costruiti ai tempi della guerra. Ma la gente non le guarda ste cose e si paga felice spese condominiali più alte della rata del mutuo. Perché sul muto ci stiamo attentissimi, cerchiamo il tasso più conveniente al terzo decimale e poi ti paghi il doppio della rata in spese condominiali.
Trovo tutto questo molto assurdo.

E ho paura che derivi dall’ignoranza.

Eppure finché ci sarà qualcuno disposto a vivere male e mangiare insalata a vita per pagare la rata condominiale solo perché gli piace la zona dove abita questo sistema non cambierà.
Dobbiamo essere noi ad appassionarci alla casa, almeno quanto al nostro telefono, a capire se funziona e a stare alla larga dai catafalchi venduti come regge solo perché stanno vicino alla fermata metro. Ma il proprietario, che magari non ha usato il buon senso quando ha deciso di mettere le camere a sud e il soggiorno a nord, non ha mica messo lui la fermata metro sotto la sua casa assurda, quindi se la tenga, io ne cerco un’altra. Magari vicino alla stessa fermata, però costruita meglio e con criterio. E lui sarà costretto ad abbassare il prezzo perché un catafalco non è una reggia. E se non lo capisce da solo bisogna che glie lo dica qualcuno, magari proprio il mercato.

Siamo nel 2020 e le case sono cambiate, la tecnologia è cambiata, le esigenze sono cambiate. Il mercato cambierà, ne sono convinto con la nostra consapevolezza dell’importanza della casa e dei suoi aspetti tecnologici e di sostanza. E quando accadrà chi si sarà svenato comprando un colabrodo energetico costosissimo capirà che avrebbe dovuto osservare meglio la casa che stava acquistando. Almeno con la stessa attenzione con cui ha comprato l’auto valutando alternative, consumi, prestazioni, optional e dotazioni. Ma sarà troppo tardi, il suo bel colabrodo lo dovrà svendere perché il mercato avrà imparato a star lontano dalle fregature.


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