La committenza, da tempo impegnata nell’ampliamento e ristrutturazione estetica degli ambienti dell’azienda, chiedeva di rendere attuale e più vicina alle proprie esigenze la sala riunioni, che utilizzava ormai da parecchi anni, per disporre di un ambiente di rappresentanza importante e curato nei dettagli ma sobrio, capace di trasmettere una immagine moderna, seria e dinamica dell’azienda.
Il volume rettangolare lungo e stretto della sala esistente è stato scenograficamente ampliato curvando verso l’esterno la superficie vetrata ed ampliando il piano del davanzale. In questo modo lo spazio percepito viene dilatato rispetto alla superficie pavimentata, rimasta immutata. Il serramento curvo è stato progettato ad hoc, senza telai, schermato da tende bianche a pannello, in tessuto, e oscurabile da screen avvolgibili a scomparsa. Oltre all’effetto estetico, questo allargamento ha creato un ottimo alloggiamento per il canale della ripresa dell’aria celato nell’ampio mobile in ebano sotto il davanzale.
Allo spazio concavo, invaso dalla luce della finestra fa riscontro, sulla parete opposta, il massiccio rivestimento scuro, convesso in ebano Macassar.
Al centro della sala il grande e prezioso tavolo con piano in legno di mogano Honduras, inserto centrale in alabastro egiziano e gambe in ebano. Attorno ad esso sedici persone possono partecipare comodamente a riunioni interattive o meno, coadiuvate da un completo impianto audio/video multicanale, perfettamente dissimulato nell’arredamento. Sopra al tavolo, della stessa forma e dimensioni, un grande corpo illuminante, in tessuto teso su una complessa struttura metallica, abbassabile elettricamente per la manutenzione, diffonde una luce calda. L’illuminazione della sala è completata da un tubo fluorescente posto nella gola del controsoffitto e da faretti alogeni a soffitto.
Poltroncine in pelle nera e struttura in alluminio lucidato di Eams per I.C.F.
Pavimento in listoni di ontano.
Gli arredamenti fissi, tutti disegnati dallo studio, sono realizzati e curati in ogni dettaglio da Pierluigi Ghianda, che unisce la precisione resa possibile dalle tecnologie più avanzate al controllo tattile dell’ebanista di antica esperienza.