Piccolo centro urbano nella pianura lombarda, dalla ristrutturazione di una porzione di un fabbricato rurale chiuso tra muri di confine e con poche aperture, si è ricavata una residenza su piani sfalsati aperta sul giardino di proprietà e su un cavedio previsto per illuminare tutti i locali di servizio collocati sul retro.
La luce che copiosa entra nei locali, dialoga con la forte caratterizzazione spaziale dell’interno derivante da un’originale concezione strutturale: le due camere da letto sono appese ad altezze diverse a due travi metalliche che percorrono in sommità il fabbricato assialmente e permettono il massimo sfruttamento del fronte principale per dare luce agli spazi principali.
L’ingresso a doppia altezza si dilata in profondità verso la scala e il cavedio sul fondo e introduce al’ampio soggiorno su cui si apre la cucina. I due bagni, la cucina e il mezzanino sono illuminati dal cavedio ricavato all’interno del volume.